#febbraio 2008
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I catastrofisti climatici usano questo grafico per dimostrare il Global warming e paventano funeste conseguenze per l’innalzamento della temperatura.
Secondo me si tirano la zappa sui piedi senza accorgersene.
Perché?
Secondo il grafico la TGm si è alzata dal 1900 al 2022 (122 anni), di ben 0,79 °C. Secondo loro siamo sull’orlo dell’abisso. Se aumenta ancora è l’apocalisse.
Ma possiamo avere una esperienza diretta di quello che succederebbe?
Io sì, forse anche voi!
Ho 70 anni, quindi dagli anni ’50 ho esperienza diretta di diverse situazioni. Chi ha la mia età può confrontarsi con quello che vi illustrerò usando proprio quel grafico catastrofico con forma di hockey stick, perché amo usare le loro armi per rivolgergliele contro.
Dal Maggio 1956 a Gennaio 1958, la TGm è passata da -0,29 C° a 0,40 °C. Un salto di 0,69 °C in meno di due anni.
Non ricordo nessuna disastrosa conseguenza. Dei miei coetanei qualcuno ricorda improvvise vampe di calore?
Proseguiamo
Dal Febbraio 1974 al gennaio 1981, la TGm è passata da -0,27°C a 0,53 °C con un balzo di 0,8 °C.
Ancora non ricordo nessuna disastrosa conseguenza di quel periodo. Voi ricordate qualcosa?
Vediamo un periodo più recente.
Dal Gennaio 2008 al Febbraio 2016, la TGm è passata da 0,3°C a 1,37 (tra parentesi quasi 0,5°C più caldo di febbraio 2023!) con un aumento di 1,07 °C.
Ma anche stavolta non ho visto tracce di apocalisse. E voi?
Ora mi domando e vi domando. Ma hai salti di TGm che vanno da 0,69°C a 1,07 °C che avvengono in pochi mesi o in pochi anni, senza conseguenze, come ci si può preoccupare di un salto di 0,79°C in 122 anni?
E che problema possiamo prevedere se ci fosse un aumento di addirittura 1-2 °C nei prossimi 120 anni?
Ma sono rincoglionito io? No, ditemelo per favore, eh!
Fortunato Nardelli
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A beneficiare della morte di Navalny, infatti, non è certo il Cremlino, sebbene, a essere obiettivi, il tema è a dir poco spinoso e la responsabilità della sorte di Navalny, in attesa di prove, può essere comunque riconducibile al regime russo e alle condizioni di prigionia in cui versava il dissidente nel carcere siberiano di Kharp, nella Siberia del Nord. A complicare le cose ci si mette Bild che rivela che sarebbe morto «forse poco prima di una sua possibile liberazione», nell’ambito di uno scambio di detenuti tra USA, Russia e Germania.
Mentre la stampa allineata acclama Navalny come un martire, descrivendolo erroneamente come “il leader dell’opposizione” e il nemico numero uno di Putin (che non era), gli stessi media mainstream evitano accuratamente di riportarne le origini e la formazione, ignorando in maniera selettiva le sue storiche inclinazioni nazionaliste, i legami con gruppi neonazisti, i ripetuti commenti xenofobi e le estreme opinioni anti-immigrazione. Finendo per dipingere la sua biografia come quella di un liberale di centrodestra.
Che Navalny sia stato, almeno per una parte cospicua della propria storia politica, un razzista e un suprematista è noto e lo scriveva, del resto, proprio La Stampa in un articolo dal titolo inequivocabile, pubblicato nel 2012: «Il blogger xenofobo che unisce la piazza contro lo zar Putin». Dodici anni fa, il quotidiano torinese si poteva permettere di svelare il «lato oscuro dell’Assange russo», definendo senza mezzi termini Navalny un «blogger-star», xenofoba e di estrema destra. Nell’articolo si descrivevano le sue simpatie nazionaliste e le sue «tendenze giustizialiste», sottolineando che a novembre 2006 Navalny era in prima fila alla Marcia Russa dei “rivoluzionari bianchi”, tra neonazisti e slogan anti-Caucaso.
Nato nel 1976 in una cittadina della provincia di Mosca, fin da giovanissimo Alexei Navalny è attivo nell’opposizione russa, finché nel 2008 viene cacciato dal partito Narod (Popolo), che aveva contribuito a fondare, per affermazioni xenofobe, dopo che in un comizio aveva paragonato i caucasici a degli «scarafaggi scuri di pelle» suggerendo di adoperare «le pistole» contro di loro, visto che non sarebbe bastata la paletta per schiacciarli. Non ritrattò mai queste frasi: nel 2017, in un’intervista al The Guardian, aveva ammesso di non avere rimpianti per le sue dichiarazioni passate e giustificò il suo paragone tra migranti e scarafaggi come una «licenza artistica». Nel febbraio 2021 Amnesty International ritirò a Navalny la designazione di “prigioniero di coscienza”, per via delle sue dichiarazioni nazionaliste, ripristinandola a maggio dello stesso anno.
Riconosciuti il carisma e le innegabili qualità di leader, Washington decide di puntare su di lui, “formandolo”, in modo da renderlo più presentabile. È così che Navalny finisce nell’incubatore a stelle e a strisce e diventa un prodotto mediatico. Parte per gli USA, per un periodo di formazione all’Università di Yale, come invitato nell’esclusivo Greenberg World Fellows Program, un programma creato nel 2002 per il quale vengono selezionati ogni anno su scala mondiale appena 16 persone con caratteristiche tali da farne dei “leader globali”.
Dopo la formazione, Navalny torna in Russia profondamente cambiato: niente più comizi nazionalistici e xenofobi, inizia la lotta contro la corruzione, per i diritti umani e contro il potere di Putin. Fonda il movimento Alternativa Democratica, uno dei beneficiari, come confermato da Wikileaks, della National Endowment for Democracy (NED), un’agenzia statunitense fondata nel 1983 con l’obiettivo dichiarato di promuovere la “democrazia” all’estero. In particolare, la NED è stata fortemente attiva in Ucraina, dove ha sostenuto il colpo di Stato di piazza Maidan. La tecnica, ormai consolidata, è quella delle “rivoluzioni colorate” per fomentare una ribellione anti-governativa, in modo da indebolire lo Stato dall’interno, mentre dall’esterno cresce su di esso la pressione militare, politica ed economica. Il progetto degli aiuti internazionali in questa forma risale, infatti, all’ex presidente americano Ronald Reagan: grazie alla costituzione di una rete di associazioni non governative, il governo americano controlla attivamente dal 1981 la politica estera, senza dovere più ricorrere ai fondi neri della CIA.
Non sono nemmeno un mistero i rapporti di Navalny con i servizi segreti occidentali: in un video del 2012, ripreso dagli agenti russi del controspionaggio, Vladimir Ashurkov, il braccio destro dell’attivista, incontra in un ristorante di Mosca William Thomas Ford, agente dell’MI6 inglese, chiedendo apertamente finanziamenti per la sua campagna politica, impegnandosi a stabilire contatti con gli oligarchi al fine di rassicurarli sulla preservazione dei loro privilegi.
Da evidenziare, anche, come i media mainstream abbiano accuratamente evitato di ricordare le condanne di Navalny per frode e appropriazione indebita, facendo passare l’idea che sia stato arrestato esclusivamente per motivi “politici”. L’attivista era stato giudicato colpevole di appropriazione indebita nel 2014 su denuncia della casa di cosmetici francese, la Yves Rocher, di cui era il referente russo. Già allora La Repubblica evocava l’esistenza di una «trama oscura», una «trappola del regime per neutralizzare un oppositore politico». All’arresto per frode seguì un lungo tira e molla di arresti domiciliari, un sospetto avvelenamento, violazioni degli arresti e di nuovo la prigione per queste violazioni. Sebbene non sia da escludere che le accuse siano state amplificate o strumentalizzate, è curioso notare come i media occidentali abbraccino, in maniera ipocrita, la pista dei complotti a corrente alternata, proponendo, nel caso di Navalny una rappresentazione unilaterale e tutt’altro che realist
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«La nostra piccolezza, la nostra insignificanza e natura mortale, mia e vostra, la cosa a cui per tutto il tempo cerchiamo di non pensare direttamente, che siamo minuscoli e alla mercé di grandi forze e che il tempo passa incessantemente e che ogni giorno abbiamo perso un altro giorno che non tornerà più e la nostra infanzia è finita e con lei l’adolescenza e il vigore della gioventù e presto anche l’età adulta, che tutto quello che vediamo intorno a noi non fa che decadere e andarsene, tutto se ne va e anche noi, anch’io, da come sono sfrecciati via questi primi quarantadue anni tra non molto me ne andrò anch’io, chi avrebbe mai immaginato che esistesse un modo più veritiero di dire “morire”, “andarsene”, il solo suono mi fa sentire come mi sento al crepuscolo di una domenica d’inverno…».
David Foster Wallace, Il Re pallido
DAVID FOSTER WALLACE
(Ithaca 21 febbraio 1962 – Claremont , 12 settembre 2008)
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16 aprile 1927: nasce Joseph Alois Ratzinger a Marktl am Inn, Germania, ultimo dei tre figli di Joseph e Maria Ratzinger.
1943-1945: Assistente nella difesa antiaerea della Germania e soldato di fanteria; imprigionato nel 1945 nel campo di prigionia americano a Neu-Ulm.
29 giugno 1951: ordinato sacerdote insieme al fratello Georg Ratzinger a Frisinga.
1969-1977: Professore all'Università di Ratisbona.
25 marzo 1977: nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga.
27 giugno 1977: creato cardinale da papa Paolo VI.
25 novembre 1981: Nominato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede da Papa Giovanni Paolo II; assume l'incarico nel marzo 1982.
2 aprile 2005: muore Papa Giovanni Paolo II.
8 aprile 2005: da decano del collegio cardinalizio, Ratzinger presiede i funerali di Giovanni Paolo II.
19 aprile 2005: eletto 265esimo papa in uno dei conclavi più veloci della storia. Scegliendo il nome Benedetto XVI, dice di essere solo un “semplice, umile lavoratore nella vigna del Signore”.
24 aprile 2005: insediatosi come papa con la messa.
18-21 agosto 2005: Primo viaggio all'estero, alla Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia, Germania.
24 settembre 2005: incontro con il teologo dissidente Hans Kung nella residenza estiva papale.
25 dicembre 2005: Firma della prima enciclica “Dio è amore”. Rilasciato il 25 gennaio 2006
28 maggio 2006: durante un viaggio in Polonia visita il campo di concentramento di Auschwitz.
12 settembre 2006: durante una visita in Germania, tiene un discorso all'Università di Ratisbona che fa infuriare i musulmani; citando un imperatore bizantino che caratterizzò alcuni degli insegnamenti del profeta Maometto come "malvagi e disumani", in particolare "il suo comando di diffondere la fede con la spada".
16 aprile 2007: Primo volume di “Gesù di Nazaret” completato nel giorno del suo 80° compleanno. Rilasciato il 13 aprile.
27 maggio 2007: firma una lettera ai cattolici cinesi, esortandoli a unirsi sotto la sua autorità. Pubblicato il 30 giugno.
7 luglio 2007: Rimosse le restrizioni sulla celebrazione della vecchia Messa in latino come gesto importante per i cattolici tradizionali.
20 aprile 2008: durante una visita negli Stati Uniti, prega per le vittime degli attacchi dell'11 settembre 2001 a ground zero.
19 luglio 2008: durante la visita in Australia per la Giornata Mondiale della Gioventù, incontra le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti e durante una messa si scusa per le loro sofferenze.
21 gennaio 2009: revoca la scomunica del vescovo che nega l'Olocausto Richard Williamson e di altri tre vescovi ultra tradizionalisti della Fraternità San Pio X, suscitando indignazione. Decreto rilasciato il 24 gennaio.
10 marzo 2009: riconosce gli errori del Vaticano nell'affare Williamson, afferma che il Vaticano deve fare un uso migliore di Internet per prevenire future controversie. Lettera pubblicata il 12 marzo.
17 marzo 2009: in viaggio verso il Camerun, racconta ai giornalisti a bordo dell'aereo papale che i preservativi non sono la soluzione all'Aids e possono peggiorare il problema, suscitando critiche diffuse.
11 maggio 2009: durante una visita in Terra Santa, depone una corona al memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme, afferma che le vittime dell'Olocausto "hanno perso la vita ma non perderanno mai il loro nome".
29 giugno 2009: firmata la terza enciclica “La carità nella verità”. Rilasciato il 7 luglio 2009.
17 luglio 2009: si rompe il polso destro in autunno a tarda notte nella casa delle vacanze estive.
20 ottobre 2009: il Vaticano annuncia che il papa sta facilitando la conversione in massa degli anglicani al cattolicesimo.
19 marzo 2010: rimprovera i vescovi irlandesi per “gravi errori di giudizio” nella gestione degli abusi sessuali da parte del clero, ma non fa menzione della responsabilità del Vaticano nella lettera ai fedeli irlandesi. Rilasciato il 20 marzo.
28 febbraio 2013: partenza dalla Città del Vaticano in elicottero diretto a Castel Gandolfo, dove inizia il suo ultimo viaggio da “semplice pellegrino”.
23 marzo 2013: Riceve a pranzo Papa Francesco a Castel Gandolfo; i due uomini pregano fianco a fianco e Francesco insiste: “Siamo fratelli”.
28 aprile 2014: si unisce a Francesco sull'altare per canonizzare San Giovanni Paolo II e San Giovanni XXIII, la prima volta che un papa regnante e uno in pensione celebrano insieme la Messa.
11 aprile 2019: in un saggio, incolpa lo scandalo degli abusi sessuali del clero sulla rivoluzione sessuale degli anni '60 e sull'assenza di Dio.
Gennaio 2020: Contribuisce a un libro che riafferma il celibato per i sacerdoti in un momento in cui Francesco stava considerando un'eccezione, suscitando richieste di regole che governino i futuri "papi emeriti"
8 febbraio 2022: chiede perdono per eventuali "colpe gravi" nel trattamento dei sacerdoti di Monaco, ma nega illeciti personali o specifici.
28 dicembre 2022: Papa Francesco annuncia che Benedetto è “molto malato”, chiede preghiere speciali e lo visita a casa sua.
31 dicembre 2022: Benedetto muore alle 9:34 nella sua casa nei Giardini Vaticani all'età di 95 anni.
Curiosità:
-Sa come far volare un elicottero ma non sa guidare una macchina
-Conosce 7 lingue
-Parla fluentemente il tedesco, l’inglese, l’italiano, il francese, lo spagnolo, il latino
-Gli piace prendersi cura dei gatti randagi
-Per molto tempo è stato un amante di cani e gatti
-E’ il sesto Papa nella storia della Chiesa a rinunciare
-L’ultima rinuncia di un Papa fu quella di Gregorio VII, agli inizi del XIV secolo
-Possiede due peluche che sua madre gli regalò quando era bambino
-Il cibo preferito di Benedetto XVI sono i ravioli di patate bavaresi. Inoltre, nel libro del 2016 "The Vatican Cookbook" scritto da tre guardie svizzere, è stato rivelato che anche a Benedetto XVI piace il Kirschenmichel (NELLA FOTO), un dessert tedesco a base di pane, cannella, chiodi di garofano, vaniglia, mandorle e ciliegie; Maiale al forno con i dumolings (un panino cinese) e insalata di salsiccia di Regensburg. Il fratello Georg ha rivelato che ama lo strudel di mele.
-Predilige te, limonata, la radler (una spuma locale) e da buon tedesco non disdegna la birra "bionda" tedesca.
-Una Birra in suo onore
-Weideneder Brau Vertriebs GmbH, un birrificio a conduzione familiare nella città di Tann, in Germania, ha creato una birra speciale chiamata Pabstbier (Birra del Papa). L’etichetta dice: “Dedicato al Grande Figlio della nostra Patria, Papa Benedetto XVI”
-E' stato ordinato sacerdote nello stesso giorno del fratello
Nel 1947 entro in seminario a Monaco di Baviera, insieme al fratello: entrambi ne uscirono ordinati come sacerdoti il 29 giugno 1951. Il Papa emerito lo ha sempre definito "Il giorno più importante della mia vita".
-Voleva fare l'imbianchino
Ha raccontato suo fratello Georg, che da piccolo, «a Tittmoning Joseph aveva ricevuto la cresima dal cardinale Michael Faulhaber, il grande arcivescovo di Monaco. Ne era rimasto impressionato e aveva detto che sarebbe voluto diventare anche lui cardinale. Ma, solo qualche giorno dopo quell’incontro, osservando il pittore che tinteggiava i muri di casa nostra, disse anche che da grande avrebbe voluto fare l’imbianchino…»
-Fece parte della Gioventù Hitleriana
Dopo i 14 anni, nel 1941, Ratzinger fu iscritto nella Gioventù hitleriana, come previsto dalla legge Gesetz über die Hitlerjugend (Legge sulla gioventù hitleriana), emendata il 6 marzo 1939 e in vigore dal 25 marzo 1939 fino al 1945, che obbligava tutti i giovani di età compresa fra i 14 e i 18 anni ad arruolarvisi. Dopo la chiusura del seminario continuò le sue presenze obbligatorie alla Gioventù hitleriana contro la sua volontà, per non ricevere sanzioni pecuniarie sulle tasse scolastiche del Gymnasium.
-E' stato il primo Papa su twitter
Nel dicembre del 2012 il Vaticano ha annunciato che anche il pontefice era sbarcato sui social network e precisamente su Twitter con l'account @Pontifex. Il suo primo tweet è stato fatto il 12 dicembre col testo: "Cari amici, sono contento di stare in contatto con voi tramite Twitter. Grazie alla vostra generosa risposta. Vi benedico tutti con tutto il mio cuore".
-E' un grande "fan" di Mozart
Benedetto XVI è noto per essere profondamente interessato ed attratto dalla musica classica, oltre ad essere un noto pianista. Il suo compositore preferito è Wolfgang Amadeus Mozart.
Personalità:
la sua personalità è meglio descritta come tranquilla, studiosa e umile.
È un uomo introverso, libresco e gentile.
Religione:
Cristiano cattolico
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Marie Claire Italia, febbraio 2008 (2/3)
📷 François Rotger
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ftr: Esper Dream
Sistema Famicom Disk System | Produttore Konami | Sviluppatore Interno | Versione Giapponese | Uscita 20 febbraio 1987
Negli anni '80, il Giappone ha vissuto una vera e propria “febbre” per quelle persone con percezioni extra-sensoriali, anche chiamate ESP. Questo tema è divenuto molto popolare all’epoca, ed ha ispirato diversi manga, anime e videogiochi. Uno dei titoli che ha saputo sfruttare il fenomeno è Esper Dream, un action RPG di Konami pubblicato nel 1987 per Famicom Disk System. L’avventura segue un giovane protagonista trasportato all'interno del suo libro preferito, per dar vita ad un viaggio tra mondi surreali e originali.
Il punto di partenza del gioco è Brick Town, una città che funge da hub e permette di accedere a diversi mondi, ciascuno con un tema distintivo e una grande varietà di ambientazioni. Il primo livello, ad esempio, si svolge all'interno di una casa gigante, mentre in un altro ci muoveremo in mezzo ai circuiti di un computer, con pareti fatte di chip, che offrono visuali curiose e stranianti. Il gioco mantiene alcuni ambienti classici degli RPG, come i campi verdi e gli oceani blu, ma introduce elementi insoliti come un castello di cristallo, paludi intricate e un mondo ispirato agli scacchi.
La struttura degli incontri con i nemici, rappresentati da impronte vaganti, è un altro peculiare elemento di Esper Dream: ogni volta che si entra in contatto con uno di essi, si viene trasportati in un’arena separata per lo scontro. Questa meccanica action-based rompe con i canoni del combattimento a turni tipico di molti RPG dell'epoca. Per combattere, il protagonista ha a disposizione un arsenale che include pistole, laser e bazooka, ma può anche utilizzare i suoi poteri psichici per affrontare nemici bizzarri come coccinelle giganti, pesci volanti, scimmie alate e teste di moai.
Dal punto di vista del gameplay, Esper Dream soffre di una certa rigidità: il protagonista si muove in sole quattro direzioni, e spesso ad un ritmo lento; questo rende l’esplorazione e, sopratutto, i combattimenti macchinosi. Tuttavia, l’atmosfera del titolo Konami rimane il suo punto di forza, distaccandosi dal fantasy convenzionale e immergendo il giocatore in un mondo fantastico e dai tratti urbani. In questo senso, la colonna sonora, firmata da Kinuyo Yamashita (Castlevania), aggiunge un tocco memorabile, con orecchiabili e coinvolgenti.
Grazie a tutto questo, Esper Dream si distingue dai giochi simili dell’epoca, meritando ancora oggi l’attenzione dei fan degli RPG.
G
Esper moderni Esper Dream è stato riproposto su piattaforme moderne per far conoscere l’avventura Konami a nuove generazioni. Nel 2006 è stato pubblicato su dispositivi mobili in Giappone, portando il mondo di Brick Town sugli schermi dei cellulari. Nel 2008 è poi approdato sulla Virtual Console del Wii, mantenendo l’atmosfera originale e rendendo accessibile il gioco ai fan del retrogaming su console domestiche. Queste versioni hanno preservato lo stile unico e il fascino dell’originale.
Immagini Hardcore Gaming 101
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Randall Stuart Newman (nato il 28 novembre 1943) è un cantautore, arrangiatore, compositore e pianista americano noto per il suo stile di canto con accento del sud , le prime canzoni influenzate dall'America (spesso con testi mordaci o satirici) e varie colonne sonore di film . [5] I suoi successi come artista discografico includono " Short People " (1977), " I Love LA " (1983) e " You've Got a Friend in Me " (1995) con Lyle Lovett , mentre altri artisti si sono divertiti successo con le cover dei suoi " Mama Told Me Not to Come " (1966), " I Think It's Going to Rain Today " (1968) e " You Can Leave Your Hat On " (1972).
Nato a Los Angeles da una famiglia allargata di compositori cinematografici di Hollywood, Newman ha iniziato la sua carriera di compositore all'età di 17 anni, scrivendo successi per gruppi come i Fleetwoods , Cilla Black , Gene Pitney e Alan Price Set . Nel 1968 fece il suo debutto formale come artista solista con l'album Randy Newman , prodotto da Lenny Waronker e Van Dyke Parks . Quattro degli album senza colonna sonora di Newman sono entrati nella top 40 degli Stati Uniti: Sail Away (1972), Good Old Boys (1974), Little Criminals (1977) e Harps and Angels (2008).
Dagli anni '80 Newman ha lavorato principalmente come compositore cinematografico. Ha realizzato nove film d'animazione Disney - Pixar , inclusi tutti e quattro i film di Toy Story (1995–2019), A Bug's Life (1998), entrambi i film di Monsters, Inc. (2001, 2013) e il primo e il terzo film di Cars (2006). , 2017), nonché James e la pesca gigante (1996) e La principessa e il ranocchio (2009) della Disney. Le sue altre colonne sonore includono Cold Turkey (1971), Ragtime (1981), The Natural (1984), Awakenings (1990), Cats Don't Dance (1997), Pleasantville (1998), Meet the Parents (2000), Seabiscuit ( 2003) e Storia di un matrimonio (2019).
Newman ha ricevuto ventidue nomination agli Academy Award nelle categorie Miglior colonna sonora originale e Miglior canzone originale e ha vinto due volte in quest'ultima categoria, contribuendo a rendere i Newman la famiglia allargata degli Academy Award più nominata , con un totale di 92 nomination in varie categorie musicali. . Ha anche vinto tre Emmy , sette Grammy Awards e il Governor's Award della Recording Academy . [6] Nel 2007, è stato riconosciuto dalla Walt Disney Company come una leggenda Disney . [7] È stato inserito nella Songwriters Hall of Fame nel 2002 e nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2013. [8]
Primi anni di vita e istruzione Newman è nato da una famiglia ebrea il 28 novembre 1943, il trentesimo compleanno di suo padre, [9] a Los Angeles . È il figlio di Adele "Dixie" ( nata Fuchs/Fox; 30 agosto 1916 - 4 ottobre 1988), segretaria, e Irving George Newman (28 novembre 1913 - 1 febbraio 1990), internista . [10] Ha vissuto a New Orleans , in Louisiana, da bambino e ha trascorso lì le estati fino all'età di 11 anni, quando la sua famiglia è tornata a Los Angeles. Il lato paterno della sua famiglia comprende i nonni Luba ( nata Koskoff) (21 luglio 1883 - 3 marzo 1954) e Michael Newman (Nemorofsky) (1874-1948), e tre zii che erano compositori di colonne sonore di film di Hollywood: Alfred Newman , Lionel Newman e Emil Newman . [11] I cugini di Newman, Thomas , Maria , David e Joey , sono anche compositori di film. Si è laureato alla University High School di Los Angeles. Ha studiato musica all'Università della California, a Los Angeles , ma ha abbandonato gli studi un semestre prima di un BA [12] Nel giugno 2021, ha finalmente completato la sua laurea alla UCLA. [13]
I genitori di Newman erano ebrei non osservanti: lo stesso Newman è ateo . [14] Ha detto che la religione o qualsiasi senso di identità religiosa era completamente assente nella sua infanzia. Per illustrarlo, ha spesso raccontato nelle interviste un episodio di antisemitismo accaduto quando era giovane: fu invitato da una compagna di classe ad accompagnarla a un cotillion nel suo country club di Los Angeles, il Riviera Country Club . [14] Accettò l'invito ma fu successivamente disinvitato dal padre della ragazza, che disse a Newman che sua figlia non avrebbe mai dovuto invitarlo perché gli ebrei non erano ammessi nel club . Newman riattaccò il telefono, poi andò a chiedere a suo padre cosa fosse un "ebreo". [14] [15] [16]
Carriera
Newman suona il pianoforte nel 1972 Cantautore Newman è un cantautore professionista da quando aveva 17 anni. Cita Ray Charles come la sua più grande influenza durante la sua infanzia, affermando: "Ho amato la musica di Charles all'eccesso". [17] Il suo primo singolo come artista fu "Golden Gridiron Boy" del 1962, pubblicato quando aveva 18 anni. [18] Il singolo fallì e Newman scelse di concentrarsi sulla scrittura di canzoni e sull'arrangiamento per diversi anni.
Uno dei primi crediti di scrittura fu "They Tell Me It's Summer", usato come lato b del singolo dei Fleetwoods del 1962, "Lovers by Night, Strangers by Day", che portò a ulteriori commissioni da parte dei Fleetwoods e anche di Pat Boone . [19] Altre prime canzoni furono registrate da Gene Pitney , Jerry Butler , Petula Clark , Dusty Springfield , Jackie DeShannon , gli O'Jays e Irma Thomas , tra gli altri. Il suo lavoro come cantautore ha avuto un successo particolare nel Regno Unito: i 40 migliori successi britannici scritti da Newman includono "I've Been Wrong Before" di Cilla Black (n. 17, 1965), "Nobody Needs Your Love" di Gene Pitney ( N. 2, 1966) e " Just One Smile " (N. 8, 1966); e " Simon Smith and the Amazing Dancing Bear " di Alan Price Set (n. 4, 1967). Price, un tastierista inglese che all'epoca stava riscuotendo un grande successo, sostenne Newman presentando sette canzoni di Randy Newman nel suo album A Price on His Head del 1967 .
A metà degli anni '60, Newman mantenne uno stretto rapporto musicale con la band Harpers Bizarre , meglio conosciuta per la loro versione di successo del 1967 della composizione di Paul Simon " The 59th Street Bridge Song (Feelin' Groovy) ". La band registrò sei composizioni di Newman, tra cui "Simon Smith" e "Happyland", durante la loro breve carriera iniziale (1967-1969).
In questo periodo Newman iniziò una lunga collaborazione professionale con l'amico d'infanzia Lenny Waronker . Waronker era stato assunto per produrre i Tikis, i Beau Brummels e i Mojo Men , tutti sotto contratto con l'etichetta indipendente di Los Angeles Autumn Records . A sua volta chiamò Newman, Leon Russell e un altro amico, il pianista/arrangiatore Van Dyke Parks , per suonare nelle sessioni di registrazione. Più tardi, nel 1966, Waronker fu assunto come manager A&R dalla Warner Bros. Records e la sua amicizia con Newman, Russell e Parks diede inizio a un circolo creativo attorno a Waronker alla Warner Bros. che divenne una delle chiavi della Warner Bros.' successivo successo come etichetta di musica rock. [20]
Negli anni '70, Newman scrisse insieme a Jake Holmes il jingle "La bevanda analcolica più originale di sempre" per Dr Pepper . [21]
Nel 2011, Newman ha approvato l'album della cantante jazz Roseanna Vitro , The Randy Newman Project ( Motéma Music , 2011). [22]
Nel 2020, Newman ha scritto una canzone intitolata "Stay Away" per sostenere le persone durante la pandemia COVID-19. La canzone può essere scaricata e il ricavato va all'Ellis Marsalis Center per sostenere i bambini svantaggiati nel 9th Ward di New Orleans. [23]
Le composizioni di canzoni di Newman sono rappresentate da Downtown Music Publishing DA Wikipedia
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"DISCO VIVO", il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri
Dal 4 ottobre 2024 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming "DISCO VIVO", il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri dal quale è estratto il singolo "Bandiere sporche" in rotazione radiofonica per Blackcandy Produzioni. L'album sarà presentato venerdì 11 ottobre alle 21.30 presso l'Arci Progresso di Via Vittorio Emanuele II 135 a Firenze (ingresso € 10 + tessera Arci).
"Bandiere Sporche" è un canto folk, segreto, che si apre a chi è in ascolto, per dire quel che vede nel mondo. Un insetto perso in mezzo a mille altri, tra la sua tana e la strada, racconta ciò che sente, sul filo di un arrangiamento acustico e intimista. È così che voce, chitarra e archi prendono sempre più corpo e respiro fino al crescendo del ritornello, che con dolcezza e disperazione, dipinge in punta di blues, il tempo che viviamo.
Commenta l'artista a proposito del brano: "Era dicembre e faceva ancora caldo. Una mattina di sabato avevo lo sguardo a terra, mentre ero al parco e spingevo mia figlia sull'altalena. Una bimba sui quattro anni mi si è avvicinata e ha cominciato a prendermi fitto fitto a calci negli stinchi, urlando 'sorridi, è Natale'. Così è nata Bandiere Sporche".
Il videoclip di "Bandiere sporche", diretto dalla mano e dal sapiente "occhio musicale" di Agustin Cornejo, che ha dato a questa esperienza visiva e sonora, i giusti toni autunnali e di calda intimità, vede come protagonista Sara, accompagnata dalla band Progetti Futuri, davanti a un pubblico di circa trenta persone, tutte in cuffia e sedute a terra su tappeti e cuscini, nella grande sala del GRS, a Firenze.
Guarda il lyric video su YouTube: https://youtu.be/vf9P270jThg?si=piMVcSM6aUriS69W
"Disco Vivo" è un disco dal vivo. Ma non è per questo che si chiama così, almeno non solo: è un'esperienza che racchiude un tempo grande, che parte dalla scrittura delle prime melodie dentro casa, ai concerti e concertacci a giro per i club di Firenze, alle tempeste di cervelli in sala di registrazione con i ragazzi della band, le bevute e le mangiate… e le seghe mentali! Poi questo grande tempo approda a una sera di Febbraio del 2024, in cui Sara e Progetti Futuri (Mike, Zanfo e Pozzo) si portano gli amici in studio, li fanno accomodare su un grande tappeto, e suonano, si emozionano, respirano, sbagliano. A qualche brano partecipa anche l'amico e riccioluto pianista, Fabrizio Mocata.
Sara, tra un pezzo e un'altro, parla, ragiona, spara qualche bomba. Tutto questo, tempo vivo, è "Disco Vivo".
L'album è stato registrato - e ripreso in video dal sapiente occhio musicale di Agustin Cornejo - nel GRS Studio a Firenze.
Taketo Gohara ci ha messo su le mani per il mix, Giovanni Versari per il mastering.
Infine, durante i mesi estivi, Michele Staino, contrabbassista e figlio del noto disegnatore Bobo, ha realizzato, una ad una, l'imagine di copertina le grafiche dei brani e dell' album.
Spiega l'artista a proposito dell'album: "Disco Vivo è un ossessione che ho trasformato in realtà mettendoci un sacco di tempo, paura e fatica. Per questo, vada come vada, gli voglio bene: è un pezzo della mia vita. Un ringraziamento sentito va a tutti loro, agli amici e i sostenitori del progetto, a Blackcandy Produzioni e Alessandro Gallicchio per la paziente assistenza (psico)promozionale, ai babbi le mamme e i consorti che ci sostengono, e soprattutto alle innumerevoli chat di WhatsApp: un cruccio quotidiano, che però ha reso possibile questa grande orchestra."
Biografia
Nata e cresciuta a Firenze, in una famiglia dove si pensa e si mangia meridionale, ma Il cognome è del nonno slavo. Registra da sempre i ricordi su mangianastri, foglietti, mani, telefonini, e butta tutto quanto dentro a un pugno di accordi. Ha esordito in adolescenza, come vocalist di un gruppo punk. Tra il liceo e la laurea, ha continuato a esplorare le potenzialità della voce, grazie all'arte del litigio e del pianto, e allo studio della lirica e del jazz. Nel 2008 ha vinto il premio Ciampi e Scalo 76 su RAI2, ed è stata due volte tra i sedici finalisti di Musicultura, nel 2010 e nel 2021.Porta in giro quadri sonori dal sapore onirico, eppure concreto e immediato, grazie alla collaborazione coi Progetti Futuri: Michele Staino al contrabbasso, Sergio Zanforlin al violino, e Gabriele Pozzolini alla batteria e percussioni.I suoi spettacoli abbracciano gli anni di produzione personale fin qui, e un paio di cover stravolte ad hoc. La linea di tutto è quella del sogno, a occhi sia aperti che chiusi, e del continuo compromesso tra desiderio e realtà
"Disco vivo" (Blackcandy Produzioni) è il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 4 ottobre 2024 dal quale è estratto il singolo in rotazione radiofonica "Bandiere sporche".
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"DISCO VIVO", il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri
Dal 4 ottobre 2024 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming "DISCO VIVO", il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri dal quale è estratto il singolo "Bandiere sporche" in rotazione radiofonica per Blackcandy Produzioni. L'album sarà presentato venerdì 11 ottobre alle 21.30 presso l'Arci Progresso di Via Vittorio Emanuele II 135 a Firenze (ingresso € 10 + tessera Arci).
"Bandiere Sporche" è un canto folk, segreto, che si apre a chi è in ascolto, per dire quel che vede nel mondo. Un insetto perso in mezzo a mille altri, tra la sua tana e la strada, racconta ciò che sente, sul filo di un arrangiamento acustico e intimista. È così che voce, chitarra e archi prendono sempre più corpo e respiro fino al crescendo del ritornello, che con dolcezza e disperazione, dipinge in punta di blues, il tempo che viviamo.
Commenta l'artista a proposito del brano: "Era dicembre e faceva ancora caldo. Una mattina di sabato avevo lo sguardo a terra, mentre ero al parco e spingevo mia figlia sull'altalena. Una bimba sui quattro anni mi si è avvicinata e ha cominciato a prendermi fitto fitto a calci negli stinchi, urlando 'sorridi, è Natale'. Così è nata Bandiere Sporche".
Il videoclip di "Bandiere sporche", diretto dalla mano e dal sapiente "occhio musicale" di Agustin Cornejo, che ha dato a questa esperienza visiva e sonora, i giusti toni autunnali e di calda intimità, vede come protagonista Sara, accompagnata dalla band Progetti Futuri, davanti a un pubblico di circa trenta persone, tutte in cuffia e sedute a terra su tappeti e cuscini, nella grande sala del GRS, a Firenze.
Guarda il lyric video su YouTube: https://youtu.be/vf9P270jThg?si=piMVcSM6aUriS69W
"Disco Vivo" è un disco dal vivo. Ma non è per questo che si chiama così, almeno non solo: è un'esperienza che racchiude un tempo grande, che parte dalla scrittura delle prime melodie dentro casa, ai concerti e concertacci a giro per i club di Firenze, alle tempeste di cervelli in sala di registrazione con i ragazzi della band, le bevute e le mangiate… e le seghe mentali! Poi questo grande tempo approda a una sera di Febbraio del 2024, in cui Sara e Progetti Futuri (Mike, Zanfo e Pozzo) si portano gli amici in studio, li fanno accomodare su un grande tappeto, e suonano, si emozionano, respirano, sbagliano. A qualche brano partecipa anche l'amico e riccioluto pianista, Fabrizio Mocata.
Sara, tra un pezzo e un'altro, parla, ragiona, spara qualche bomba. Tutto questo, tempo vivo, è "Disco Vivo".
L'album è stato registrato - e ripreso in video dal sapiente occhio musicale di Agustin Cornejo - nel GRS Studio a Firenze.
Taketo Gohara ci ha messo su le mani per il mix, Giovanni Versari per il mastering.
Infine, durante i mesi estivi, Michele Staino, contrabbassista e figlio del noto disegnatore Bobo, ha realizzato, una ad una, l'imagine di copertina le grafiche dei brani e dell' album.
Spiega l'artista a proposito dell'album: "Disco Vivo è un ossessione che ho trasformato in realtà mettendoci un sacco di tempo, paura e fatica. Per questo, vada come vada, gli voglio bene: è un pezzo della mia vita. Un ringraziamento sentito va a tutti loro, agli amici e i sostenitori del progetto, a Blackcandy Produzioni e Alessandro Gallicchio per la paziente assistenza (psico)promozionale, ai babbi le mamme e i consorti che ci sostengono, e soprattutto alle innumerevoli chat di WhatsApp: un cruccio quotidiano, che però ha reso possibile questa grande orchestra."
Biografia
Nata e cresciuta a Firenze, in una famiglia dove si pensa e si mangia meridionale, ma Il cognome è del nonno slavo. Registra da sempre i ricordi su mangianastri, foglietti, mani, telefonini, e butta tutto quanto dentro a un pugno di accordi. Ha esordito in adolescenza, come vocalist di un gruppo punk. Tra il liceo e la laurea, ha continuato a esplorare le potenzialità della voce, grazie all'arte del litigio e del pianto, e allo studio della lirica e del jazz. Nel 2008 ha vinto il premio Ciampi e Scalo 76 su RAI2, ed è stata due volte tra i sedici finalisti di Musicultura, nel 2010 e nel 2021.Porta in giro quadri sonori dal sapore onirico, eppure concreto e immediato, grazie alla collaborazione coi Progetti Futuri: Michele Staino al contrabbasso, Sergio Zanforlin al violino, e Gabriele Pozzolini alla batteria e percussioni.I suoi spettacoli abbracciano gli anni di produzione personale fin qui, e un paio di cover stravolte ad hoc. La linea di tutto è quella del sogno, a occhi sia aperti che chiusi, e del continuo compromesso tra desiderio e realtà
"Disco vivo" (Blackcandy Produzioni) è il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 4 ottobre 2024 dal quale è estratto il singolo in rotazione radiofonica "Bandiere sporche".
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"DISCO VIVO", il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri
Dal 4 ottobre 2024 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming "DISCO VIVO", il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri dal quale è estratto il singolo "Bandiere sporche" in rotazione radiofonica per Blackcandy Produzioni. L'album sarà presentato venerdì 11 ottobre alle 21.30 presso l'Arci Progresso di Via Vittorio Emanuele II 135 a Firenze (ingresso € 10 + tessera Arci).
"Bandiere Sporche" è un canto folk, segreto, che si apre a chi è in ascolto, per dire quel che vede nel mondo. Un insetto perso in mezzo a mille altri, tra la sua tana e la strada, racconta ciò che sente, sul filo di un arrangiamento acustico e intimista. È così che voce, chitarra e archi prendono sempre più corpo e respiro fino al crescendo del ritornello, che con dolcezza e disperazione, dipinge in punta di blues, il tempo che viviamo.
Commenta l'artista a proposito del brano: "Era dicembre e faceva ancora caldo. Una mattina di sabato avevo lo sguardo a terra, mentre ero al parco e spingevo mia figlia sull'altalena. Una bimba sui quattro anni mi si è avvicinata e ha cominciato a prendermi fitto fitto a calci negli stinchi, urlando 'sorridi, è Natale'. Così è nata Bandiere Sporche".
Il videoclip di "Bandiere sporche", diretto dalla mano e dal sapiente "occhio musicale" di Agustin Cornejo, che ha dato a questa esperienza visiva e sonora, i giusti toni autunnali e di calda intimità, vede come protagonista Sara, accompagnata dalla band Progetti Futuri, davanti a un pubblico di circa trenta persone, tutte in cuffia e sedute a terra su tappeti e cuscini, nella grande sala del GRS, a Firenze.
Guarda il lyric video su YouTube: https://youtu.be/vf9P270jThg?si=piMVcSM6aUriS69W
"Disco Vivo" è un disco dal vivo. Ma non è per questo che si chiama così, almeno non solo: è un'esperienza che racchiude un tempo grande, che parte dalla scrittura delle prime melodie dentro casa, ai concerti e concertacci a giro per i club di Firenze, alle tempeste di cervelli in sala di registrazione con i ragazzi della band, le bevute e le mangiate… e le seghe mentali! Poi questo grande tempo approda a una sera di Febbraio del 2024, in cui Sara e Progetti Futuri (Mike, Zanfo e Pozzo) si portano gli amici in studio, li fanno accomodare su un grande tappeto, e suonano, si emozionano, respirano, sbagliano. A qualche brano partecipa anche l'amico e riccioluto pianista, Fabrizio Mocata.
Sara, tra un pezzo e un'altro, parla, ragiona, spara qualche bomba. Tutto questo, tempo vivo, è "Disco Vivo".
L'album è stato registrato - e ripreso in video dal sapiente occhio musicale di Agustin Cornejo - nel GRS Studio a Firenze.
Taketo Gohara ci ha messo su le mani per il mix, Giovanni Versari per il mastering.
Infine, durante i mesi estivi, Michele Staino, contrabbassista e figlio del noto disegnatore Bobo, ha realizzato, una ad una, l'imagine di copertina le grafiche dei brani e dell' album.
Spiega l'artista a proposito dell'album: "Disco Vivo è un ossessione che ho trasformato in realtà mettendoci un sacco di tempo, paura e fatica. Per questo, vada come vada, gli voglio bene: è un pezzo della mia vita. Un ringraziamento sentito va a tutti loro, agli amici e i sostenitori del progetto, a Blackcandy Produzioni e Alessandro Gallicchio per la paziente assistenza (psico)promozionale, ai babbi le mamme e i consorti che ci sostengono, e soprattutto alle innumerevoli chat di WhatsApp: un cruccio quotidiano, che però ha reso possibile questa grande orchestra."
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Nata e cresciuta a Firenze, in una famiglia dove si pensa e si mangia meridionale, ma Il cognome è del nonno slavo. Registra da sempre i ricordi su mangianastri, foglietti, mani, telefonini, e butta tutto quanto dentro a un pugno di accordi. Ha esordito in adolescenza, come vocalist di un gruppo punk. Tra il liceo e la laurea, ha continuato a esplorare le potenzialità della voce, grazie all'arte del litigio e del pianto, e allo studio della lirica e del jazz. Nel 2008 ha vinto il premio Ciampi e Scalo 76 su RAI2, ed è stata due volte tra i sedici finalisti di Musicultura, nel 2010 e nel 2021.Porta in giro quadri sonori dal sapore onirico, eppure concreto e immediato, grazie alla collaborazione coi Progetti Futuri: Michele Staino al contrabbasso, Sergio Zanforlin al violino, e Gabriele Pozzolini alla batteria e percussioni.I suoi spettacoli abbracciano gli anni di produzione personale fin qui, e un paio di cover stravolte ad hoc. La linea di tutto è quella del sogno, a occhi sia aperti che chiusi, e del continuo compromesso tra desiderio e realtà
"Disco vivo" (Blackcandy Produzioni) è il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 4 ottobre 2024 dal quale è estratto il singolo in rotazione radiofonica "Bandiere sporche".
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La maratoneta ugandese Rebecca Cheptegei è morta a causa delle gravi ustioni riportate dopo che il suo fidanzato le aveva dato fuoco
Rebecca Cheptegei, che ha gareggiato nella maratona a Parigi 2024, è morta dopo essere stata ricoverata in terapia intensiva in un ospedale di Eldoret, cittadina del Kenya occidentale, ricevendo cure per ustioni sul 75% del corpo. Secondo un rapporto della polizia, il compagno keniano dell'atleta, Dickson Ndiema Marangach, è entrato nella sua casa nella città di Endebess, nella contea di Trans, domenica intorno alle 14, mentre l'atleta e i suoi figli erano a messa. Al loro ritorno, Dickson "ha versato benzina su Rebecca prima di appiccare il fuoco", precisa il rapporto, aggiungendo che anche l'uomo è rimasto ustionato dalle fiamme. In Kenya, e non solo, la chiamano 'la maledizione di Eldoret'. Troppe tragedie e troppi lutti hanno contrassegnato la storia della città della Rift Valley dove si allenano tutti i più forti fondisti del mondo, una catena di morti alla quale oggi si è aggiunta quella della maratoneta ugandese. A febbraio di quest'anno erano morti in un incidente stradale il primatista mondiale della maratona, il keniano Kelvin Kiptum, e il suo allenatore Gervais Hakizimana, mentre la notte di Capodanno era stato accoltellato a morte un altro atleta dell'Uganda, Benjamin Kiplagat. Nell'aprile 2022, il corpo di un'atleta bahreinita di origine keniana, Damaris Mutua, era stato ritrovato a Iten, e il suo compagno venne accusato di omicidio. Tre anni fa, la campionessa keniana Agnes Tirop era stata trovata morta nella sua casa a Iten, vicino Eldoret, col marito sospettato dell'omicidio. Nel 2008 invece era morto,per un incidente su un mezzo militare, sulla strada per Eldoret, un altro Kipkorir, bronzo ad Atlanta '96 nei 1.500. Non a Eldoret, ma nel distretto di Nyandarua, quindi a circa 200 km di distanza, c'era invece stato nel 2011 il suicidio di Samuel Wanjiru, oro olimpico della maratona di Pechino 2008, gettatosi dal balcone di casa. Read the full article
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Pasquale Condello: Il Supremo della 'Ndrangheta e le Sue Imprese Criminali
Pasquale Condello è stato arrestato a Reggio Calabria dopo 18 anni di latitanza nel febbraio 2008. Era considerato il capo dei capi della ‘ndrangheta calabrese. Era noto per essere il referente delle attività illecite più importanti nella zona di Reggio Calabria. Le sue attività includevano il narcotraffico, le estorsioni e gli appalti. Inoltre, controllava filiere economiche in diverse città…
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Pick of the day - dal mio superblog stefanorossiautomotiveinternational.blogspot.com : La mia scelta del giorno ricade oggi su una PEUGEOT 2008 seconda serie - o serie attualmente in produzione; modello ante-restyling. Si tratta, nella fattispecie, di un 1.2 turbo a benzina da 130cv con cambio manuale ed allestimento ben rifinito Allure. Ancora recente, in quanto immatricolata nel febbraio 2020, con soli 35.000 km all'attivo (chilometraggio molto contenuto migliore garanzia di un lingo ciclo di vita residuo), dotata di clima automatico monozona, cruise control, impianto audio con touchscreen da 7 pollici con AndroidAuto AppleCarPlay e 6 altroparlanti, telecamera per retromarcia, cerchi in lega da 17 pollici, specchietti ripiegabili elettricamente, fari a LED, bracciolo, cristalli privacy e tanto altro ancora - viene messa in vendita da F.LLI GIACOMEL, concessionaria VW Audi Skoda e Seat in Assago (Milano), a 18.400,00 euro. Già, l'usato ha il suo perché.
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Napoli, partecipò a tre agguati della Camorra nella faida di Scampia: arrestato un boss mafioso
Napoli, partecipò a tre agguati della Camorra nella faida di Scampia: arrestato un boss mafioso Per delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, si comunica che i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di una persona gravemente indiziata dei reati di concorso di persone nell'omicidio pluriaggravato di Ferrara Salvatore e contestuale ferimento di De Lucia Ugo e Caldieri Antonio, nell'omicidio di Magnetti Luigi e Fusco Carmine, nonché di detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico degli "Amato-Pagano", operante nell'area nord della città di Napoli ed in alcuni paesi della provincia. In particolare, gli omicidi ed i ferimenti in riferimento sono avvenuti in Napoli ed Arzano (Napoli), rispettivamente in data 25 settembre 2007 e 09 febbraio 2008. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Marie Claire Italia, febbraio 2008 (1/3)
📷 François Rotger
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